Sversamento di reflui: scarico o rifiuto liquido?
1 Aprile 2019 - 2 minutes readSi sente parlare spesso di sversamento di reflui ma si tratta di scarichi o di rifiuti liquidi? L’importanza della domanda sta nell’applicare la disciplina prevista in materia di acque oppure quella in tema di rifiuti? Quindi anche a livello di autorizzazioni la questione cambia
Sversamento di reflui: riferimenti normativi
Le disposizioni di legge attualmente di riferimento sono contenute nel D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152.
Si tratta, innanzitutto, di inquadrare la fattispecie di scarico, al fine di individuare gli elementi che la contraddistinguono ed alla cui sussistenza consegue l’applicabilità della disciplina delle acque.
Si definisce scarico “qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Sono esclusi i rilasci di acque previsti all’articolo 114″.
Dal dettato della norma è possibile concludere, in sostanza, che lo scarico è tale per l’esistenza di un sistema stabile di collettamento e per la continuità tra il ciclo di produzione che genera il refluo ed il corpo recettore. Ne consegue, allora, che l’applicabilità della disciplina delle acque è subordinata alla sussistenza di tali elementi, intendendosi, quanto al primo, l’esistenza di un sistema deputato al convogliamento delle acque, e, quanto al secondo, il mero fatto che il deflusso avvenga senza interruzione di continuità.
Conclusione
Quindi eventi quali la tracimazione, il ruscellamento, il deflusso, lo sversamento di reflui rientreranno nell’ambito della disciplina sugli scarichi, di cui alla Parte III, Sezione II del D.L.vo 152/2006, laddove sia avvenuto tramite un sistema di collegamento tra il ciclo di produzione ed il corpo recettore che sia diretto e che non abbia incontrato alcuna interruzione: al venir meno di tali caratteristiche consegue la classificazione del liquame di scarico in un ordinario rifiuto liquido.
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