Energie delle Biomasse di Scarto
23 Dicembre 2019 - 8 minutes readQuali sono le energie prodotto dalle Biomasse di Scarto? Cosa sono e come sfruttarle. Ci sono molte tipologie di energia prodotta e ora cercheremo di dare tutte le informazioni utili.
INDICE
Continuando a leggere questo articolo realizzato da WTE, troverai molte informazioni utili ad approfondire il discorso legato alla Biomassa.
Ecco esempi e tipologie di Energie delle biomasse di scarto
In Italia si stanno attuando progetti che già considerano la direttiva dell’Unione Europea sull’efficienza di sequestro della CO2.
ProesaTM
ProesaTM, è un primo esempio prese on , brevettata dalla multinazionale Mossi & Ghisolfi. Con un investimento di 140 milioni di euro e in 5 anni di studio, con la partecipazione del Politecnico di Torino e dell’Enea, è stato messo a punto un processo che attua la trasformazione di biomassa cellulosica – paglia e stocchi di mais, materiali vegetali provenienti da colture non alimentari prodotte in terreni marginali che non richiedono acqua e fertilizzanti – in zuccheri fermentabili di alta qualità e basso costo.
Tale tecnologia è stata utilizzata per la realizzazione a Crescentino, in provincia di Vercelli, del primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo da biomasse non alimentari. La bioraffineria che occupa una superficie pari a 15 ettari, impiegherà circa trecento persone del territorio, avrà una capacità produttiva di 75 milioni di litri all’anno di bioetanolo di seconda generazione destinato al mercato europeo. Lo stabilimento è totalmente autosufficiente per quanto riguarda i consumi energetici (13MW di energia elettrica prodotti utilizzando la lignina) e non produce reflui derivanti dalla produzione industriale, assicurando un riciclo dell’acqua pari al 100%. L’impianto produce biocarburanti che assicurano una riduzione delle emissioni di gas serra vicina al 90% rispetto all’uso di combustibili di origine fossile, notevolmente superiore alla riduzione raggiunta dai biocarburanti di prima generazione.
Impianti di biogas
Anche l’impianto di biogas inaugurato a Pontelongo in provincia di Padova, il 18 Settembre scorso, utilizza scarti agroindustriali. Infatti, affianca lo zuccherificio e produrrà biogas con le polpe di barbabietola.
Questo impianto, realizzato da COPROB – Cooperativa Produttori Bieticoli – come quelli già in funzione a Minerbio BO e a Finale Emilia MO, rientra nel più ampio progetto avviato dalla Cooperativa per la produzione di energia da fonti rinnovabili agricole, in particolare da scarti di lavorazione. Complessivamente, i tre impianti, che hanno richiesto un investimento globale di 18 milioni di euro e sono già tutti funzionanti, assorbono oltre 63.000 tonnellate di polpe di barbabietola l’anno. I benefici ambientali sono numerosi, anche perché la destinazione delle polpe ai tre impianti di biogas, invece che alla tradizionale produzione di pellet, permette a COPROB di ridurre di oltre 4,5 milioni di metri cubi il consumo annuo di metano evitando l’immissione in atmosfera di quasi 9 milioni di tonnellate di CO2, così da contribuire a ridurre l’effetto serra.
L’impianto di Pontelongo, la cui potenza sarà a regime di 1 MWe, verrà alimentato da oltre 21.000 tonnellate di polpe ottenute dalle barbabietole lavorate; in tal modo consentirà il recupero dei sottoprodotti della lavorazione bieticolo-saccarifera, favorendo così la continuità produttiva della barbabietola stessa.
Anche dalla Fiera di Verona, manifestazione Smart Energy Expo, vengono suggerimenti per produrre energia con residui organici spesso destinati all’inutilizzo o allo smaltimento, come l’erba. Un progetto “smart, che prevede di utilizzare erba e altri residui erbacei, derivanti dalla gestione del territorio, come risorsa per la produzione di biogas, è quello promosso dall’Unione Europea dal titolo “Energy from landscapes by promoting the use of grass residues as a renewable energy resource” (Programma UE Intelligent Energy-Europe). Il progetto coinvolge 11 partner provenienti da 9 Regioni Europee: Fiandre (Belgio), Veneto (Italia: VenetoAgricoltura e Università di Verona), Saarland (Germania), Nordjylland, Midtjlland, Syddanmark, Sjaelland e Hovedstaden (Danimarca) e la Grande Lisboa (Portogallo).
I residui della manutenzione di aree urbane, agricole e protette, spesso, sono sottoutilizzati per un’insufficiente conoscenza e diffusione di tecnologie idonee per la falciatura, la conservazione e la digestione anaerobica di residui erbacei, l’assenza o mancanza di cooperazione tra gli operatori della filiera e alcuni ostacoli di natura giuridica. Il progetto tende a offrire agli imprenditori agricoli le più interessanti opportunità che emergono dalla ricerca. Dal punto di vista organizzativo propone di attivare catene di approvvigionamento, con evidenti vantaggi sia sul fronte della sostenibilità ambientale, che della riduzione dell’impatto della filiera del biogas sui mercati dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione.
Vantaggi della energia derivante da biomassa di scarto
Alcuni dei vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’energia da biomassa di scarto sono:
- Risorsa rinnovabile. Come già detto per biomassa si possono intendere i residui di lavorazione del legno, i pellet in legno trattati o i rifiuti organici urbani. Come regola generale, gli impianti di energia a biomassa utilizzano il legno residuo che proviene da imprese di falegnameria o da segherie esistenti.
- Ampia disponibilità: i rifiuti organici sotto forma di foglie morte, erba e alberi, ma anche carcasse di animali e i loro escrementi sono disponibili in abbondanza. Questi materiali possono quindi essere utilizzati per la produzione di energia. Inoltre se non venissero inviati agli impianti di produzione di energia elettrica, andrebbero ad aumentare la quantità dei rifiuti in discarica.
- Riduce la dipendenza dai combustibili fossili. Utilizzando materiali naturali per fornire energia, c’è meno interesse per la potenza elettrica creata da attività non rinnovabili, quali carbone, gas e soprattutto petrolio. L’obiettivo è quello di implementare la dipendenza energetica da fonti che non danneggiano l’ecosistema in cui viviamo.
- Ampia scelta di tipologie: la biomassa può essere utilizzata per creare prodotti diversi provenienti da diverse forme di materia organica. Può essere usata per produrre gas metano, biodiesel e altri biocarburanti. Può anche essere utilizzata direttamente sotto forma di calore o come detto, elettricità.
Inoltre, l’energia prodotta dia biomassa di scarto, non produce eccessica anidride carbonica. Questp è un ulteriore vantaggio da prendere in considerazione.
Il biogas, prima del suo utilizzo, deve essere depurato. In genere si pratica la desolforazione, per evitare danni da corrosione ai motori e alle attrezzature in generale, la deumidificazione e, in taluni casi, si rimuove anche la CO2 per aumentare il potere calorifico del biogas.
WTE e la lavorazione della biomassa di scarto
Abbiamo visto esempi sulla sull’energia prodotta da biomassa di scarto. Se vuoi approfondire il concetto su cosa si la biomassa CLICCA QUI
Nello stabilimento di WTE Calcinato effettuiamo attività di ritiro di biomassa di scarto consistente in fanghi biologici di depurazione allo stato solido, liquido ed essiccato.
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Tags: biomassa di scarto, energia, WTE, WTE Calcinato
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